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Gua Sha facciale: il botox naturale che arriva dall’Asia

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Il Gua Sha facciale è il massaggio del viso con pietre, derivante dalla medicina tradizionale cinese, che sta spopolando oltreoceano guadagnandosi nel tempo il soprannome di “botox naturale” grazie ai suoi molteplici benefici. Ce ne parla Francesca Canzano-Franklin, trainer di fama internazionale che terrà la sua prima Masterclass di Face Gua Sha self-care nella capitale

Il Gua Sha facciale è la pratica di cura per il viso più in voga e più instagrammabile del momento. Basti pensare che sotto l’hashtag #guasha appaiono più di 95 mila post su Instagram e che i beauty tools più desiderabili siano proprio pietre e cristalli.

E mentre in Italia la pratica del Gua Sha facciale è pressoché sconosciuta, star, celebrities e top model d’oltreoceano (tra cui Gwineth Paltrow ed Elle Macpherson) hanno da tempo inserito l’auto-massaggio del viso con piccoli strumenti realizzati in materiali naturali come la giada, il quarzo rosa e la Bian Stone nelle loro beauty routine. Una moda? Non proprio, visto che nella realtà la pratica del Face Gua Sha è riuscita a guadagnarsi in breve tempo il soprannome di “botox naturale” grazie ai suoi molteplici benefici ed ai risultati visibili fin da subito.

Sempre più donne rinunciano alla chirugia estetica, ai lifting o ai botox eccessivi per seguire la tendenza del “less is more”, togliere piuttosto che aggiungere, ricreando un’eleganza ormai perduta, una voglia di migliorare l’aspetto senza stravolgerlo. La chiave del “looking good” diventa abbracciare uno stile di vita che fa bene alla pelle senza artifici e senza sovrastrutture beauty. L’obiettivo è cancellare dal volto la stanchezza, conquistare una pelle sana, un incarnato flawless, migliorare la resilienza, in due parole “aging gracefully”, facendo ricorso a metodi naturali ed affascinanti rituali di bellezza con tradizione antichissima proprio come il Face Gua Sha.

Il Gua Sha Facciale, detto anche “Eastern Botox”, è il nuovo metodo tonificante, anti-rughe e lifting per il viso

Il Gua Sha, pratica molto diffusa in Asia, fa parte della Medicina Tradizionale Cinese fin dalla dinastia Tang (600 d.C.) ed è una tecnica apprezzata in occidente sin dalla fine degli anni settanta. Gua significa raschiare o strofinare, Sha indica l’arrossamento che appare sulla superficie cutanea durante e dopo il trattamento.

Il Gua Sha Facciale è un’esperienza lussuosa eseguita con pietre naturali come la giada o il quarzo rosa. Il viso, al contrario del corpo, richiede un approccio più morbido che segue i meridiani del corpo, fondamento della medicina tradizionale cinese.

La tecnica skincare del Face Gua Sha è l’evoluzione della tecnica millenaria del Gua Sha di “sfregamento” del corpo, sviluppata per liberare l’organismo da infiammazioni e tensioni attraverso lo strofinamento in punti specifici. Applicata alla cura e alla bellezza della pelle del viso, scioglie contrazioni e tensioni muscolari. Ma non solo: al tempo stesso, stimola la circolazione sanguigna e linfatica a livello profondo eliminando i gonfiori (è un vero portento per le occhiaie) e distendendo gradualmente il volto. Agisce, inoltre, sulla pelle del viso, con un vero e proprio effetto anti-aging rassodando i muscoli facciali, modellando visibilmente i contorni, rendendo la pelle più elestica e omogenea, uniformando la carnagione e riducendo disidratazione o eccessiva produzione di sebo.

Il segreto per guadagnare un’aspetto visibilmente più sano, luminoso e disteso e percepire un’immediata sensazione di benessere sta nell’effettuare un massaggio ad hoc attraverso una sequenza di movimenti delicati, effettuati facendo scivolare la giada o il quarzo -con l’aiuto di un olio- dal centro del viso verso l’esterno. Ecco perché è importantissimo acquisire la tecnica giusta o affidarsi ad un’estetista professionista.

L’appuntamento da segnare in agenda è quello del 16 novembre: il Museo dell’Orto Botanico di Roma sarà la splendida cornice del primo Face Gua Sha Self-Care workshop della capitale.

Un pomeriggio all’insegna del totale benessere e relax durante il quale potrete apprendere la tecnica per utilizzare la pietra Gua Sha nella vostra routine di bellezza e conoscere la lettura del viso secondo la Medicina Tradizionale Cinese.

La trainer del Face Gua Sha Self-Care workshop è Francesca Canzano-Franklin, appassionata di bellezza salutare con un background in Medicina Tradizionale Cinese che ha studiato questa tecnica professionale in Vietnam e ad Hong Kong, nonché fondatrice del brand di cosmesi naturale Philosophia Botanica, nato nel 2013 a Cape Town. Francesca che attualmente vive ad Hong Kong e tiene seminari, corsi e workshop a livello internazionale, è inoltre Spa Consultant, co-fondatrice della Federazione Italiana Thai Massage e insegnante di Thai Yoga tramite Shen Mantra da quasi due decenni.

Abbiamo chiesto a Francesca Canzano-Franklin di svelaci curiosità e tips riguardo questo affascinante rituale di bellezza per il viso, in attesa di scoprire tutti i segreti della tecnica durante il workshop di Roma.

Francesca, in cosa consiste la tecnica del Gua Sha facciale?

Il Face Gua Sha è una tecnica derivante dalla medicina tradizionale cinese che apporta un notevole beneficio alla circolazione e rimuove l’accumulo di tossine stagnanti nel viso. L’obiettivo del trattamento è proprio quello di migliorare il flusso di sangue alla pelle e di rilassare la tensione nei muscoli facciali che possono causare le rughe. È un po’ come un esercizio per il viso o “Face Gym”: con l’uso regolare e costante, il Gua Sha può tonificare la pelle e promuoverne una maggiore elasticità.

La tecnica del viso, al contrario della tecnica del corpo, è molto delicata. Il trattamento viso consiste nello “sfregare” delicatamente la pelle con una pietra piatta di giada o di quarzo rosa, attraverso tecniche specifiche ascendenti che rilassano i muscoli rigidi e favoriscono il drenaggio linfatico.

Ciò che noi notiamo come gonfiore in viso è in realtà ritenzione idrica, in particolare il liquido linfatico. Per una salute ottimale della pelle, del sistema immunitario e di tutto il corpo, la linfa deve circolare liberamente. Quando la linfa circola correttamente, le tossine vengono rimosse e le cellule della pelle ringiovaniscono.

Le principali cause di ritenzione di liquidi sono dovute ad infiammazioni del corpo, alla mancanza di movimento o al troppo sale. Ed è qui che entra in gioco il Gua Sha facciale: con una leggera pressione, nelle direzioni corrette, si incoraggia il fluido linfatico a muoversi lungo i suoi percorsi e a drenare nel corpo.

Il Gua Sha viene spesso descritto come rilassante, soprattutto quando la pressione praticata sul volto è quella giusta. È solo grazie alla corretta applicazione che si percepiscono i fluidi in movimento, la pelle si distende e l’aspetto è visibilmente più giovane.

Può essere un esercizio divertente lavorare prima su una metà del viso, cominciando ad esempio dal lato sinistro. Il lato sinistro è il lato del corpo dell’energia femminile, che è più propensa a ricevere. Ho notato, sui miei clienti e su me stessa, che quando il lato sinistro è più rilassato, il lato destro è pronto a beneficiare della tecnica più facilmente.

Quali sono i benefici visibili di questo auto-massaggio?

Delle centinaia di linfonodi presenti nel corpo, circa la metà sono intorno al viso. Gli occhi gonfi e stanchi sono spesso il risultato di un insufficiente drenaggio linfatico. Il sistema linfatico è un sistema circolatorio senza pompa. Per stimolare questo sistema è necessario “attivare” i muscoli con esercizi, massaggi o respirazione profonda. È importante però tener conto della direzione dei percorsi linfatici, ovvero praticare la tecnica sempre dal centro del viso verso l’attaccatura dei capelli, favorendo così il percorso di eliminazione della linfa stagnante verso i lati esterni del viso.

Il benefici del Gua Sha facciale sono molteplici: drena il liquido linfatico (spesso ricco di tossine) dalle cellule per essere purificato, riduce ed elimina rughe e segni d’espressione, tratta e previene il rilassamento cutaneo, aiuta ad eliminare gonfiori e occhiaie, illumina la carnagione e riduce l’iper-pigmentazione, accellera la guarigione delle imperfezioni aiutando le pelli più problematiche, migliora notevolmente la penetrazione dei prodotti successivi e può essere una valida alternativa alle iniezioni ed agli interventi di lifting per il viso (se praticato regolarmente nella beauty routine giornaliera o da una estetista professionista).

Come si esegue il Gua Sha Facciale?

Dopo aver asciugato il viso con un panno pulito (io utilizzo il mio panno una sola volta per evitare che possibili batteri possano trasferirsi sulla pelle), vi suggerisco di applicare 4-5 gocce di olio sul viso e sul collo.

L’olio si applica partendo dalla fronte e spostandosi verso il basso in direzione del fluido linfatico drenante. Questa gesture attiva il movimento nella pelle e nei tessuti ed è una ottima preparazione per i muscoli del viso prima del Gua Sha.

Ed ecco gli step fondamentali:

  • Attivate la pietra Gua Sha riscaldandola e strofinandola tra le mani.
  • Zona collo: si inizia dall’angolo esterno della mascella, vicino al lobo dell’orecchio. Si usa la tecnica dello “sweeping” (lenti sfioramenti) in direzione discendente, verso il centro  della clavicola. Ripetete 3-5 volte. La zona del pomo di Adamo è un punto energetico per attivare il meridiano REN. Il meridiano REN in medicina cinese raccoglie l’energia yin del corpo, tratta i problemi dell’addome, del torace, del collo, della testa e del viso. Vi consiglio di usare una tecnica molto leggera in questa zona.
  • Sotto il mento: si ‘raschia’ dall’area morbida sotto il mento fino alla base dell’orecchio.
  • Zona Mento: si utilizza la tecnica “sweeping” dal centro del mento (sotto il labbro inferiore) verso il lobo dell’orecchio. Si Ripete 3-5 volte.
  • Zona della bocca: si fa lo stesso per l’area della bocca, muovendo di nuovo la linfa verso l’alto, fino all’orecchio.
  • Zona guancia: si fa lo stesso movimento ampio per l’area della guancia partendo dal lato del naso, attraverso la guancia, e di nuovo fino al centro dell’orecchio.
  • Zona occhi: adoro la tecnica del Gua Sha intorno a questa zona! Si muove la linfa con la tecnica del Gua Sha dall’ angolo mediale dell’occhio (vicino al naso) verso l’angolo laterale dell’ occhio. Nella zona orbitale, si utilizza la tecnica dello “sweeping” molto delicatamente e molto lentamente. Questa tecnica aiuta molto il sistema linfatico ed attenua borse e gonfiori sotto gli occhi. Si comincia dal lato del naso e si sale verso la zona delle tempie. L’idea è quella di immaginare di “spostare” la linfa stagnante dal centro del viso fino alla tempia e fino all’attaccatura dei capelli.
  • Sopracciglio: si utilizza la parte curva della pietra gua sha per “raschiare” l’area del sopracciglio.
  • Zona del Terzo Occhio (Third Eye), l’area compresa dal centro delle sopracciglia e fino all’attaccatura dei capelli. Questa zona attiva un senso di benessere generale.
  • Fronte bassa: utilizzare la tecnica gentile dello “sweeping” dal centro della fronte, appena sopra le sopracciglia, in direzione delle  tempie.

Infine, si usa la tecnica finale di “sweeping” su tutto il viso per eliminare la linfa che abbiamo, per così dire, raccolto durante il trattamento Gua Sha con i vari movimenti, raschiamenti e strofinamenti e questa linfa viene incanalata verso i bordi esterni del viso, fino alla clavicola. Si inizia dal centro della fronte e si continua lungo l’attaccatura dei capelli, sopra la tempia, poi si curva dietro l’orecchio e lungo il lato del collo fino al terminus, la zona anatomica della clavicola dove si raccolgono e si eliminano le tossine accumulate dalla linfa. L’ultimo passaggio si ripete per 3-5 volte.

Il Gua Sha è una pietra apparentemente semplice ma dalle mille virtù, che differenza c’è tra le varie pietre? E tra le differenti forme?

Gli strumenti Gua Sha sono disponibili in una miriade di pietre, forme e dimensioni. Al momento il quarzo rosa, la giada e la Bian Stone sono quelle più in voga.

La giada è nota per la sua purezza, l’equilibrio, le sue proprietà calmanti e lenitive ed in più promuove la fertilità. Il quarzo rosa è noto per ripristinare l’armonia nel profondo del cuore: è la pietra dell’amore universale e incoraggia l’amore eterno e la compassione. La Bian Stone è perfetta per promuovere la produzione di collagene e regalare al viso un aspetto glow.

La scelta della pietra Gua Sha è simile alla scelta di un cristallo. Consiglio sempre, se possibile, di scegliere di persona la propria pietra. Notate quale cattura la vostra attenzione e se una pietra “scintilla” un po’ più delle altre, sceglietela!

Una postilla importantissima: al giorno d’oggi, su vari siti on line vengono vendute pietre a prezzi irrisori, il più delle volte false. La giada di per sé, l’ho imparato nel mio ultimo viaggio in Cina, più è chiara più è costosa. La giada di color bianco è infatti la più preziosa, vale tanto quanto l’oro. Per capire se la pietra di giada è vera deve essere fredda, anche durante il trattamento.

Una volta appresa la giusta manualità -che non è semplicemente quella che si vede nei vari video che girano su internet, con quale frequenza il massaggio Gua Sha deve essere effettuato sul viso per cominciare a vedere dei miglioramenti?

La costanza è importantissima. Di fatto, giornalmente abbiamo circa venti litri di fluidi che fluiscono attraverso il nostro corpo e almeno tre litri di questo fluido diventano fluido linfatico. La tecnica del Gua Sha, se inserita in una routine giornaliera, aiuta moltissimo il circolo del fluido linfatico del viso, anche se viene effettuata solamente per 5-10 minuti al giorno.

Il tocco e la pressione devono essere molto delicati. Più leggero è il tocco, più si supporta il ​​movimento del fluido linfatico. Applicando più pressione, non si lavora più sulla linfa ma sui muscoli del viso. Bisogna fare attenzione: in molti video che girano su internet, i massaggi Gua Sha facciali sono praticati non correttamente, con manovre pesanti e brusche che potrebbero causare lividi ed arrossamenti della pelle.

Proprio come ogni pratica, è importante creare una continuità. Nel giro di due-tre settimane, i muscoli del viso, degli zigomi e delle palpebre diventeranno più tonici e scolpiti.

Molti accumunano Rullo di Giada a Gua Sha, ci puoi spiegare le differenze?

La principale differenza tra i due beauty tools è che la tecnica del Rullo è principalmente un massaggio linfodrenante mentre il Gua Sha agisce sia come massaggio linfodrenante che come massaggio del tessuto fibroso.

COME VA CONSERVATA LA PIETRA GUA SHA?

La pietra Gua Sha è personale e come già accennavo va scelta di persona: va raccolta, va sentita, va presa tra le mani finchè non si trova quella che cattura il proprio sguardo. La manutenzione è semplicissima: io di solito utilizzo per pulirle un panno con una goccia di Tree Oil oppure del sapone e le lascio asciugare al sole. Il Jade Roller, invece, si può tenere in frigorifero per regalare un’azione decongestionante più immediata, va lavato a mano ma bisogna porre attenzione alla parte metallica che a contatto con l’acqua si può arrugginire.

Un beauty tip in più? Durante uno dei miei innumerevoli workshop nelle Spa dell’Asia, ricordo l’usanza di pulire e purificare le pietre esponendole alla luce della luna piena.

Francesca, puoi regalarci qualche astuzia beauty per utilizzare al meglio la pietra Gua Sha?

Personalmente, suggerisco di usare la tecnica del Gua Sha su ogni area del viso per almeno tre volte. Per una pratica più intensa, consiglio di ripetere la tecnica fino a dieci volte.

Vi consiglio di tenere lo strumento quasi piatto sulla pelle, a circa 15 gradi, piuttosto che avere il bordo dello strumento a 90 gradi rispetto alla pelle. Quando sentite che lo strumento comincia a “tirare” la pelle, aggiungete un po’ di olio per far scivolare la pietra con più facilità. Divertitevi a sperimentare i diversi lati e forme dello strumento per capire cosa funziona meglio sul vostro viso. Infine, evitate il Gua Sha sul botox (almeno nelle prime due settimane), sulla pelle irritata o lesionata e sulle zone colpite dall’acne.

Curiosi di imparare tutto sul Gua Sha, il massaggio facciale con pietre preziose più popolare tra le star? Prenotate il vostro posto per il Face Gua Sha Self-Care workshop del 16 novembre presso il Museo dell’Orto Botanico di Roma. A fine corso, sarete omaggiati del manuale e della vostra personale pietra Gua Sha.

Seguite l’evento sulla pagina Facebook.

Info e prenotazioni biglietti al seguente link.

[ info@philosophiabotanica.com •  info@kateonbeauty.com ]

photo: credits Kate on Beauty 

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Katia Sabato, fondatrice e editrice della webzine "Kate on Beauty". Beauty expert e appassionata di bellezza salutare, Spa e paradisi del benessere, dopo 17 anni di esperienza nel business del mondo cosmo-profumato, dal 2012 si occupa di redazione di contenuti beauty sul web. Inoltre, dal 2019, Katia è co-founder del progetto "The Spa Duchesses", la cui mission è creare e sviluppare protocolli e rituali Spa ispirati all'esperienza millenaria della Medicina Orientale con un mood moderno. Ne è un esempio il pluripremiato "Eastern Facelift & Gua Sha Facial" firmato Philosophia Botanica, vincitore di un Award come Miglior Trattamento Viso Spa dell'Anno 2020.